La flotta SIFÀ in strada con EMERGENCY per il contrasto al CoronavirusDati all'Associazione, in comodato, tre veicoli per il presidio alle RSA




Prosegue l'impegno di SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali) a favore delle realtà in prima linea nel contrasto all'emergenza sanitaria Coronavirus. Fondata da Paolo Ghinolfi, nome noto nel settore del renting auto, l'azienda di noleggio a lungo termine si è legata in partnership a EMERGENCY, associazione che dal 1994 si dedica a cause umanitarie, come la cura gratuita, in ambito medico e chirurgico, fornita alle vittime della guerra, delle mine anti-uomo e della povertà. 

Dopo la concessione dell'Hotel Europa di Reggio Emilia agli operatori sanitari e non, impegnati nel contrasto alla pandemia, da parte del Presidente di SIFÀ Claudio Campani, ecco quindi una nuova iniziativa di sostegno tramite la messa a disposizione di tre veicoli della propria flotta concessi con la formula del comodato d'uso, senza costo alcuno, per consentire il presidio, tramite personale specializzato che opera per la ONG (ultima qualifica acquisita dall'Associazione di Gino Strada), delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) presenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.   

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"Sono onorato di poter ufficializzare il nostro supporto a EMERGENCY - sono le parole dell'Amministratore Delegato dell'azienda del renting, Paolo Ghinolfi -, associazione che promuove da sempre una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti, tutti valori che in SIFÀ condividiamo pienamente.

(descrizione)Vogliamo offrirle un contributo concreto, poiché il suo impegno umanitario senza sosta, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, è straordinario ed è possibile grazie al contributo di migliaia di volontari e sostenitori.".

Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY, ha aggiunto, a commento della partnership: "Una società che pensi e agisca come un tutt'uno. È quello di cui tutti in questo momento abbiamo bisogno. Da sempre il nostro lavoro si basa su un principio fondamentale: fornire cure a tutti, nessuno escluso, in sicurezza.

Anche in questo momento così complicato abbiamo cercato di tutelare la salute di tutti, inclusi gli ultimi, i più deboli della nostra società, che rischiano di essere lasciati indietro. Ma, senza il lavoro costante dei nostri volontari e senza l’aiuto dei nostri sostenitori, quest’idea così semplice, il diritto fondamentale alla cura e alla vita, non si sarebbe potuta trasformare in azione.".