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Un procedimento studiato per rispondere, nel campo della mobilità, allo scenario alterato dall'emergenza sanitaria Coronavirus (Covid-19).
A presentarlo, con i tre differenti livelli di sanificazione del veicolo che prevede, è la start up Popmove, a cui si deve il primo 'social mobility network' italiano in grado di combinare i mondi del car sharing e del noleggio (permette infatti di localizzare/prenotare un'auto, nonché di mettere a disposizione di altri quella acquisita con contratto di renting a lungo termine in caso di mancato utilizzo).
- CCF1, con i seguenti passaggi: tempo di attesa necessario per l'indebolimento, e quindi per il totale azzeramento, della carica infettiva ('fine contaminazione ambientale'); operazione vera e propria di igienizzazione, con disinfezione delle parti rigide dell'abitacolo, ma senza che il professionista incaricato - che indossa tuta protettiva, mascherina, guanti e parascarpe - si segga (lo fa solo dopo che è stato messo un coprisedile in plastica monouso). Prima di passare ad altra auto inserisce una scheda riepilogativa, firmata, con le informazioni sull'intervento - data, orario, tipo di processo, prodotti utilizzati, chilometraggio - dentro il vano portaoggetti. Lascia inoltre all'interno del mezzo una boccetta che contiene gel disinfettante, accompagnata dalla raccomandazione, per il noleggiante, di utilizzarlo prima di toccare volante e leva del cambio.
- CCF2, fase aperta dal lavaggio di tutte le parti dell'abitacolo. Segue un processo di sanificazione aerea mediante prodotto monouso posto a ridosso delle bocchette di aerazione. Servono 15 minuti perché abbia effetto. Intanto il condizionatore deve restare acceso. Si procede quindi alla pulizia dell'esterno del veicolo. L'operatore provvede a questo punto al cambio dei Dispositivi di Protezione Individuale già indicati, posiziona il coprisedile monouso e sposta il mezzo.
- CCF3, almeno una mezz'ora è dedicata alla nebulizzazione, con vapore, degli interni, incluso il vano portabagagli. Il prodotto è lasciato a posare poi per un altro quarto d'ora.
"La nostra è una scelta impegnativa, ma coerente con gli alti standard di servizio che da sempre Popmove punta a garantire - ha sottolineato Alberto Cassone, Amministratore Delegato dell'azienda -. Siamo stati travolti da un’onda imprevista, ma vogliamo rialzarci e la salute dei nostri clienti rappresenta una priorità assoluta. Non credo esista un protocollo più sicuro e dettagliato di quello che abbiamo adottato. Un riavvio ben coordinato e tempestivo nel settore dei servizi per la mobilità è della massima importanza per mitigare l'impatto della crisi sulla società e anche per venire incontro a chi cercherà soluzioni alternative all’uso dei mezzi pubblici. Noi crediamo che scelte responsabili e standard elevati di servizio possano davvero fare la differenza in questo processo di rilancio".
