L'industria automotive 'ai raggi X'Presentato il 'Bilancio a 4Ruote'. Focus su alcune grandi sfide




Ha coinvolto soggetti di natura differente, tutti però accomunati da uno sguardo attento alle dinamiche del settore automotive e a quelle della filiera italiana collegata. Il 'Bilancio a 4Ruote' ha visto la luce grazie a Cassa Depositi e Prestiti, SACE SIMEST e Anfia, coadiuvati da AlixPartners

Perché realizzare uno studio con questa impostazione, il primo nel suo genere? La risposta si trova nei numeri: l'industria automotive aggrega realtà - parliamo di 5.700 imprese, in larga parte Pmi - che unite pesano per il 5,6 per cento del PIL (Prodotto Interno Lordo) del nostro Paese e danno lavoro al 7 per cento degli addetti del settore manifatturiero

Direttamente collegato ai 93 miliardi di euro di fatturato realizzati dal comparto e alle 250mila figure che vi sono impiegate è non solo l'indotto economico generato, ma anche un elemento distintivo, la ripartizione degli utili, ascritti, per il 75 per cento, all'8 per cento delle imprese del settore.  

All'interno delle pagine di 'Bilancio a 4Ruote' si trovano analizzate le sfide che si prospettano per l'automotive, con focus su quattro, a partire dalla rivoluzione tecnologica, che nel mondo della mobilità si declina nei termini di 'guida autonoma', 'connettività diffusa', servizi di trasporto condivisi ed elettrificazione.

Si noti che, secondo le proiezioni, solo la e-mobility richiederà, da qui al 2023, investimenti globali per 255 miliardi di euro, ripartiti tra OEM (184 miliardi di euro) e filiera (25-40 miliardi di euro, 3,5 miliardi solo per quella italiana).

Sempre strettamente collegata all'attualità è la questione dei dazi, alla luce della posizione del leader della massima potenza mondiale, gli Stati Uniti d'America,. Qualora infatti Donald Trump traducesse in realtà le modifiche annunciate alle politiche commerciali d'oltreoceano, si determinerebbe, già entro il 2020, una perdita pari a circa lo 0,2 per cento a livello di PIL italiano, causata da un calo del fatturato e da una riduzione contestuale degli investimenti

Guardando ancora all'industria automotive e alla filiera collegata, un ambito dinamico da approfondire riguarda le operazioni di aggregazione, fusione e acquisizione (M&A), sempre più frequenti, sia in termini di ingresso di start-up nel portafoglio delle aziende del ramo, sia di sottoscrizione di intese sinergiche di varia natura. Nel 2018 si segnala che il maggior numero di pratiche ha interessato imprese fornitrici. 

Ultimo aspetto trattato nel 'Bilancio a 4Ruote' riguarda lo spostamento verso est dell'asse produttivo (quello dei componenti è appannaggio di Europa, Giappone  e Nord America).

Quando parliamo di Oriente, ci riferiamo alla Cina, la cui portata industriale nel 2018 è stata il triplo di quello del Giappone, secondo in classifica. In Asia si genera il 60 per cento delle vendite mondiali di veicoli (nel periodo 2007-2017 il giro d'affari della Cina è incrementato di quattro volte a fronte di un aumento del 10 per cento registrato nel resto del mondo, in virtù soprattutto dell'apporto dei mercati emergenti).