Noleggio a lungo termine: leggero calo delle immatricolazioni. Cresce la flottaL'unione di aziende e privati sostiene un settore sempre più centrale




Ritorno all'allungamento della durata dei contratti, preferenza dirottata su vetture di prezzo più basso e crescita nel ricorso alle soluzioni alternative di mobilità che richiedono ai clienti di pagare solo l'effettivo utilizzo (pay-per-use): sono gli elementi che emergono dalla lettura dei dati relativi al settore del noleggio a lungo termine nel corso del primo semestre del 2019.

Li ha diffusi con una sua nota ANIASA (Industria Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici), entrando nelle pieghe di un comparto che per la prima volta ha fruttato più di 3 miliardi di euro di giro d'affari nei sei mesi iniziali dell'anno.   

Qualche numero: nell'intervallo gennaio-giugno 2019 le immatricolazioni sono scese dell'1 per cento (per un totale di 161.000 unità). Nello stesso periodo la flotta complessiva, tra clienti privati e corporate, ha sperimentato tuttavia un incremento del 13 per cento, sino ad avvicinarsi al milione di veicoli (944.000 unità). 

La percentuale di vetture con serbatoio a gasolio è scesa dal 75,5 al 66,2 per cento a vantaggio della benzina, passata al 25 per cento rispetto al 16,4 per cento rispetto al primo semestre 2018.

Sempre in tema di alimentazioni, le vetture ibride sono cresciute nell'intervallo a 8.300 unità (più 9 per cento). È andata ancor meglio per GPL (3.400, più 19 per cento) ed elettrico (quasi 1.500, per un più 42 per cento), mentre il metano ha perso ancora terreno, meno 32 per cento per mille unità immatricolate. 

L'orientamento della clientela consumer si è confermato elemento trainante del settore. La scelta di preferire un'auto a noleggio a lungo termine, dal costo fisso mensile e con la possibilità di sottoscrizione di pacchetti 'all inclusive', starebbe consentendo di viaggiare oltre i 52.000 contratti, un livello più che doppio rispetto alle 25.000 pratiche di due anni fa. 

La presenza via via più corposa di un'utenza privata sarebbe alla base dell'aumento del 17 per cento della presenza di utilitarie (42.000 unità), che al momento assommano a oltre un quarto del totale delle immatricolazioni dell'area renting. In rallentamento invece (meno 13 per cento per 35.000 unità) la rappresentanza di vetture di fascia medio-superiore. Regina del noleggio a lungo termine si è confermata Fiat Panda. Renault Clio, Lancia Ypsilon, Fiat 500X e Jeep Renegade sono risultate immediatamente alle spalle. 

Massimiliano Archiapatti, Presidente di ANIASA, ha sottolineato il "raffreddamento delle aspettative di crescita, evidenziato dal ritorno all’estensione dei contratti in essere, scelta già adottata dalle aziende nel periodo più duro della crisi economica. I dati relativi alla prima metà dell’anno confermano però anche il trend che vede sempre più imprese e privati abbandonare la proprietà e passare all’uso dei veicoli attraverso le diverse soluzioni di mobilità offerte dal noleggio e dal car sharing".

Sostenibilità e sicurezza, legate a un parco circolante provvisto di efficienti motorizzazioni diesel di ultima generazione e alimentazioni alternative in costante crescita, nonché dotate dei più avanzati sistemi di assistenza del driver, figurano tra i principali 'plus' ascritti alla soluzione.

"Per aumentare la sicurezza sulle strade e contenere l’impatto in termini di emissioni - ha ripreso, concludendo il suo contributo, il 'numero uno' di ANIASA -, auspichiamo che proprio la mobilità condivisa possa essere uno dei driver individuati dal nuovo Governo per la diffusione di nuovi modelli di mobilità sostenibile all’interno del Green New Deal e nella prossima Legge di Bilancio".