Niente 'Chapter 11' per Hertz Italia La divisione è esclusa dalla norma della legge statunitense




La comunicazione di ricorso al 'Chapter 11' era già stata di per sé chiara rispetto all'ambito geografico di applicazione, in quanto norma di una legge fallimentare federale degli Stati Uniti, vicina al Concordato Preventivo di Continuità Aziendale del nostro ordinamento, con finalità precise (è richiesta in ottica di risanamento - riorganizzazione finanziaria -, non di liquidazione o fallimento).

Il mondo del noleggio a breve termine non deve quindi salutare né Hertz USA e Hertz Canada, che vi si sono appellate, né, tanto meno, Hertz Italia e le altre società collegate a Hertz International in Europa, Australia e Nuova Zelanda, così come le licenziatarie del Marchio a livello globale.   

Impegnato in prima linea con ANIASA per il sostegno del settore del renting e la ripresa del turismo nel nostro Paese, il Presidente dell'Associazione, Massimiliano Archiapatti - che è anche Amministratore Delegato della divisione nazionale - ha rinnovato a parole l'impegno che il player del ramo Rent-A-Car sta garantendo - e continuerà a fornire - a una sfida decisiva per le sorti di un comparto strategico per l'economia italiana: "Siamo più che mai orgogliosi - ha commentato - di accompagnare i nostri Ospiti, con la ripresa del Travel, alla scoperta delle bellezze del territorio italiano, della cultura e delle sue eccellenze, uniche al mondo.

Tutti noi siamo pronti a dare un caloroso ‘Bentornato' con il sorriso di sempre".