Mercato auto Europa, a febbraio crescita del 10,2%




Anche a febbraio il mercato dell’auto in Europa conferma la crescita e segna +10,2% con 995.059 immatricolazioni verso le 902.878 di febbraio 2023. Nei primi due mesi del 2024 l’incremento è +10,9% con 2.012.136 unità e un saldo di circa 198.000 auto in più rispetto al 1.814.203 di gennaio-febbraio 2023.
Fra i cinque maggiori mercati, nel mese la performance migliore è del Regno Unito (+14%), seguito da Francia (+13%), Italia (+12,8%), Spagna (+9,9%), chiude la Germania con +5,4%.
L'Italia è al secondo posto sia a febbraio che nel bimestre, ma resta ancora all’ultimo posto per quota di auto “con la spina” (ECV).
Il Direttore Generale dell’UNRAE Andrea Cardinali ha commentato i dati europei di febbraio, con la performance non brillante dell’Italia nelle ECV ribadendo: "L’urgenza che venga finalmente emanato il DPCM per rendere operativo il nuovo schema incentivi, la cui attesa sta generando una paralisi del mercato BEV e PHEV”. Intanto auspichiamo una revisione della soglia di prezzo massimo per le autovetture con emissioni fino a 20 g/Km di CO2 che di fatto esclude gran parte dei modelli
disponibili sul mercato, riducendo l’offerta, indebolendo la concorrenza e penalizzando la clientela, in particolare le aziende, che tendono ad acquistare vetture di segmento superiore”.

A questo proposito: “È fondamentale, per lo sviluppo della mobilità a zero emissioni, che venga eliminato il price-cap della fascia 0-20 g/Km o quantomeno che sia allineato a quello della fascia 21-60 g/Km, tenuto anche conto che la percentuale di modelli in grado di essere sottoposti a ricarica super-veloce è di gran lunga superiore fra quelli esclusi dall’incentivo rispetto a quelli inclusi”.
Ultimo punto fondamentale, su cui l’UNRAE continua a insistere: “Intervenire sul regime fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, che penalizza le imprese italiane di tutti i settori merceologici nel confronto con altri Paesi europei. Auspichiamo – conclude Cardinali – che tale revisione venga realizzata attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, occasione fondamentale per rilanciare un settore che, con il veloce ricambio dei veicoli aziendali, è anche in grado di accelerare il rinnovo del parco complessivo circolante e di generare un usato fresco di vetture a zero e bassissime emissioni, accessibile alle fasce sociali meno abbienti”.

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