I millenials e l'auto: scoppia l'amoreLa pandemia spinge i giovani verso la proprietà piuttosto che il possesso




Secondo una indagine “EY Mobility Consumer Index 2020”, che ha intervistato più di 3.300 consumatori in nove Paesi, si prevede che saranno i millennials (24-39 anni) a guidare l’inversione di una tendenza che prevedeva una disaffezione dei giovani verso l’auto di proprietà. Già nei prossimi sei mesi, secondo l’indagine, il fenomeno dovrebbe essere percepibile: i millennials rappresenteranno per la prima volta il 45% dei proprietari di nuove automobili.

Secondo EY, il 31 per cento, ovvero circa un terzo degli individui che non possiedono un'auto, dichiara di essere intenzionato ad acquistarne una nei prossimi sei mesi, mentre il 20% di coloro che possiedono già un'automobile dichiara di essere disposto ad acquistarne un’altra. La pandemia, a quanto pare, gioca un ruolo rilevante nella scelta della proprietà piuttosto che dello sharing o del noleggio. Infatti, il 78% degli intervistati afferma di essere più propenso ad utilizzare la propria vettura, e di questi i millennials costituiranno oltre la metà, ovvero il 52%.

Altro mito da sfatare l’elettrificazione e la decarbonizzazione. Il 71%  dei giovani driver che non possiedono un’automobile ma sono in procinto di acquistarla è orientato verso modelli a benzina o diesel, mentre solo il 6% ricerca nell’acquisto un veicolo esclusivamente elettrico ed il 23% un modello ibrido.

"La pandemia sta profondamente trasformando il mercato mondiale: un anno fa sarebbe stato impensabile di guardare ai millennials come ai principali proprietari di automobili, in particolare per quanto riguarda l'acquisto di auto non elettriche” afferma Giovanni Passalacqua, partner e automotive consulting leader di EY, (descrizione)“è essenziale riconoscere che, un nuovo mercato che non esisteva fino a poco tempo fa, sta emergendo. Anche se dall’indagine si nota ancora una propensione contenuta nell’acquisto di un veicolo elettrico, questo comparto costituisce un’opportunità per tutto il mercato italiano che tuttavia ha accumulato un ritardo a livello delle nuove tecnologie rispetto ad altri Paesi. Grazie ai fondi del Recovery Fund avremo la possibilità di creare le basi su cui costruire quella che sarà l’automotive italiana dei prossimi 30 anni.”

Secondo l'indagine EY, il trasporto pubblico sarà duramente colpito con una riduzione dell’ordine del 69% dell'uso del trasporto pubblico per viaggi di lavoro, con un calo del 61% per il tempo libero e un calo del 53% per viaggi per motivi personali.    

Il 47% dei soggetti intervistati nel campione italiano è più propenso ad acquistare una nuova automobile a fronte del 46% degli intervistati nel campione tedesco. Tra gli altri dati emerge che il 90% degli individui intervistati nel campione cinese è incline ad aumentare l'utilizzo dell'automobile, seguiti dall'India (85%) e dalla Germania (81%).