Donne al bivio - Tradizionali o elettriche?




Anche per l’universo femminile è giunto il momento di guardare ai sistemi di trazione alternativi. Ma che cosa dobbiamo sapere per fare una scelta intelligente?

Un numero, questo di Flotte&finanza, che ha come leit motive i veicoli elettrici. Perché dunque non parlarne anche nelle quote rosa? Cosa ne pensa l’universo femminile delle auto a zero emission? Riflettiamoci...

La prima cosa che mi viene in mente è che proprio quando cominciavamo a capirne qualcosa di motori a benzina o diesel (sì, insomma, sappiamo che se si accende quella spia che somiglia a una teiera dobbiamo mandare qualcuno in officina per la sostituzione dell’olio) ci cambiano le carte in tavola. Se vogliamo metterci al volante di un’auto elettrica dobbiamo essere disposte a fare un po’ di training...

D’altra parte, qualche vantaggio c’è. Primo fra tutti: questa tipologia di vetture non ha il cambio. Non è che si può scegliere fra manuale o automatico, non è proprio previsto. Un’ottima notizia per noi che, da sempre prese da altri pensieri (e non perché non ne siamo capaci), ci dimentichiamo di cambiare marcia.

E poi nessuno ci potrà accusare di procedere troppo lentamente: i veicoli elettrici in genere sono autolimitati a 120-130 chilometri orari. Di più non si può andare. Capito maschietti?

E poi che dire della silenziosità che regalano questi modelli? Con vivavoce o auricolare si possono ascoltare i discorsi delle amiche (a proposito, avete scoperto quale sarà l’oggetto più cool del prossimo Natale?) senza fastidiosi fruscii di sottofondo.

Infine, un veicolo elettrico non è da escludere se siete a caccia di un uomo del genere ‘io amo la natura’ (per vostra opportuna conoscenza, nella top ten dei vip più ecologici ci sono Brad Pitt e Leonardo di Caprio). Sulle strade di auto elettriche ce n’è veramente poche, certamente non passerete inosservate.

State già correndo per aggiudicarvene una? Forse prima dovreste leggere anche le righe sottostanti. Poi avrete tutti gli elementi per decidere...

E ora gli svantaggi

La verità è che non è tutto oro quello che luccica. Tanto per cominciare l’autonomia è limitata: se il vostro parrucchiere (quello che non abbandonereste per nessuna ragione al mondo) si trova in un’altra regione, potreste non riuscire a raggiungerlo con un solo pieno di energia.

E poi c’è la questione della ricarica: si impiegano dalle 6 alle 8 ore. Questo vuol dire che una volta che avrete parcheggiato l’auto, in ufficio o in garage, e l’avrete collegata alla colonnina non potrete utilizzarla per un po’. Niente ripensamenti dell’ultimo secondo. Se non avete l’acetone per cambiare la nuance delle vostre unghie dovrete rimandare al giorno successivo.

Per concludere, voi che non sapete cos’è una pompa di benzina (perché è roba da uomini), che non vi fermate nemmeno quando la macchina vi implora (piuttosto il carro attrezzi), pensate veramente di potervi ricordare di collegare la presa tutte le sere?

Decidete voi: tradizionali o elettriche?