ANIASA in audizione informale al SenatoRibadite le proposte dell'Associazione per una veloce ripartenza




"È oggi necessario stimolare la domanda di mobilità sicura, eco-sostenibile e condivisa. Per svecchiare il nostro parco circolante, il secondo più anziano d’Europa, è necessario attuare misure in grado di promuovere la sostituzione dei veicoli più inquinanti con soluzioni di ultima generazione alla portata delle famiglie italiane che stanno fronteggiando la crisi".

Sono parole e proposte pronunciate dal Presidente Massimiliano Archiapatti per conto delle imprese del settore mobilità che fanno capo ad ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici) nel corso dell'audizione informale promossa presso la decima Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato.

A sostenere la visione dell'organismo confindustriale sono i dati che certificano la non efficacia dell'ecobonus nel favorire il 'pensionamento' dei veicoli a più elevato impatto ambientale se non nel caso del passaggio a soluzioni alto di gamma.

Da aprile 2019 - momento di avvio della misura - e sino al 10 giugno scorso, a fronte di un monte di 210 milioni di euro disponibili in un triennio, le prenotazioni completate si sono fermate a quota 14.060, corrispondenti a una spesa di 55,1 milioni di euro (il dato proviene dal Ministero dello Sviluppo Economico), con ben il 76 per cento che non ha però previsto la rottamazione di altro mezzo. Risultato? Oggi in strada ci trovano 11.165 soluzioni elettriche e 2.895 ibride in più rispetto al passato.

Nel corso dell'audizione in Senato il Presidente di ANIASA ha ricordato alcuni dei numeri diffusi nel corso della presentazione dell'ultimo Rapporto interno: meno 173.000 auto e veicoli commerciali immatricolati nei mesi da marzo a giugno scorsi, con una riduzione in valore di quasi 4 miliardi di euro e una perdita di entrate per le casse dell'Erario pari a quasi 1,1 miliardi di euro.

Archiapatti ha suggerito di velocizzare la pratica legata al rinnovo del parco circolante in Italia ricorrendo a un incentivo a favore del cosiddetto 'usato fresco', ossia i quei veicoli 'second life' Euro 6 con dotazioni di sicurezza di ultima generazione.

A disposizione ogni anno - ha ricordato - vi sono circa 324.000 unità ex noleggio Euro 6, il 36 per cento delle quali sono restituiti alla Casa Madre con la formula del buy-back, mentre la parte restante è rivenduta dai player di settore.

Uno studio condotto da Bain & Company per conto di ANIASA ha rilevato che, nella situazione di crisi economica determinata dalla pandemia in corso, l'84 per cento dei nostri connazionali ha ritardato/rinviato l'acquisto di una nuova auto. Rimane così in circolazione l'oltre 30 per cento, su 38 milioni, di veicoli con una anzianità pari a 14 anni (ante Euro 4).