Ricerca mondiale Avis: auto di proprietà ancora per poco tempoA prevalere, in un decennio, saranno criteri di praticità e convenienza




Dati in parziale controtendenza sull'oggetto auto. Arrivano dal report 'The Road Ahead: The Future of Mobility', curato da Avis Budget Group, operatore presieduto a livello internazionale da Keith Rankin, voce che nel video d'apertura commenta i risultati della ricerca che ha visto coinvolti i consumatori di 16 paesi tra Europa e Asia

Se il 68 per cento del campione ascoltato prevede, nel giro di un decennio, la fine della formula della piena proprietà come prevalente, oggi un 82 per cento vede ancora in questo approccio un fattore importante e un 77 per cento dichiara il possesso di un'auto, confermata dalla metà circa degli intervistati come il mezzo di trasporto ideale. 

Il mondo di domani prepara tuttavia scenari differenti. Di qui al 2030, infatti, il 54 per cento del campione è pronto a tradire la soluzione dell'acquisto a favore del noleggio a lungo termine o di servizi on demand/in abbonamento, proposte che sono viste in aumento, anche per quanto attiene ai veicoli commerciali, nei prossimi anni da parte del 59 per cento dei consumatori intervistati.

I riscontri ottenuti interpellando i nostri connazionali in Italia sono stati i seguenti:

  • possesso dell'auto: importante per il 92 per cento, detenuto dal 90 per cento;
  • disposizione a passare a servizi di new mobility: 71 per cento;
  • fattori determinanti per lo switch: risparmio di denaro (70 per cento)

L'economicità ascritta alle soluzioni condivise, combinata con la praticità, appare come il motore trainante nella scelta dei consumatori italiani di abbandonare il concetto di ownership (proprietà) a favore di offerte alternative.

"Le persone vogliono consumare e accedere a prodotti e servizi con un click, stimolate dai progressi tecnologici e dall'influenza di servizi come Amazon, Netflix e Spotify - ha dichiarato il già citato Keith Rankin, President, International, Avis Budget Group -. La nostra ricerca ha dimostrato che, se i consumatori si aspettano servizi connessi, integrati e on demand, allo stesso tempo desiderano la comodità ad un prezzo ragionevole. È indispensabile che i diversi player nel settore della mobilità collaborino per garantire che le loro esigenze future siano soddisfatte".

Il 'numero uno' della società ha sottolineato come proprio a partire dal mutamento delle necessità e dall'espansione della sharing economy si siano originate al contempo opportunità e sfide per il comparto della mobilità.

"Le aspettative riguardanti i servizi on demand hanno avuto un forte impatto - ha ripreso Rankin - e hanno condotto all'evoluzione che possiamo osservare oggi: dalla possibilità di prenotare istantaneamente un taxi al noleggio di un'auto per una settimana di vacanza, tutto avviene attraverso lo smartphone. Tuttavia, il nostro report rivela che stiamo assistendo ad un aumento di questa domanda di accesso immediato e di flessibilità e ad un conseguente cambiamento dei comportamenti riguardanti la proprietà dell’auto".

La chiave per un domani di successo per il settore risiede, per il President, International, di Avis Budget Group, nello strumento delle partnership, da sottoscriversi tanto con le grandi aziende quanto con le amministrazioni locali per riuscire a proporre servizi connessi e on demand. Sono diverse quelle avviate dal mobility player d'oltreoceano, da Via e Lyft per l'attività di fleet management, a Ford e Continental per la fornitura ai connected vehicles.