La mobilità dopo il Covid-19, gli italiani guardano sempre più all'autoIncoronata 'mezzo di trasporto' dall'ultima parte della survey di Areté




Sono stati diffusi i risultati relativi alla terza tornata (wave) di interviste per la survey 'Come cambiano le tue abitudini', incentrata sul modello di mobilità destinato a imporsi in Italia una volta esaurita l'emergenza sanitaria Coronavirus. A curarla - a cavallo dei mesi di aprile e maggio - è stata sempre l'azienda di consulenza strategica Areté di Massimo Ghenzer.

I rapporti di forza evidenziati dalle risposte ricevute nel corso dei primi due passaggi sono risultati pressoché confermati. Oltre 2/3 dei nostri connazionali (7 su 10) si orienteranno sull'auto privata quando avranno necessità di spostarsi. Solo 1 su 10 tornerà invece a servirsi di un mezzo di trasporto pubblico.

Guarda che cosa è emerso dalla terza parte della survey di Areté

Richieste di finanziamento/leasing (oltre la metà del campione - 57 per cento) e contratti di noleggio a lungo termine (8 per cento) sono apparsi come le formule vincenti nel momento in cui, pur in un quadro economico dominato da evidenti difficoltà per tanti, ci si appresta all'acquisto di una nuova vettura, ma 1 italiano su 3 è anche pronto a ricorrere ai contanti.

L'utilizzo di strumenti digitali e la possibilità di avviare/intrattenere contatti con il concessionario nelle ore serali e nei giorni festivi sono soluzioni che hanno visto crescere il grado di preferenza accordato dai soggetti intervistati. WhatsApp e Skype, con le loro funzionalità di connessione audio e video, sono state indicate dal 70 per cento (la propensione sale oltre l'80 per cento dalla pausa pranzo in poi) come le applicazioni più efficaci attraverso cui iniziare a parlare con il dealer comodamente da casa, anche dopo le ore 20 per un 15 per cento del campione.

"I dati raccolti certificano le nuove tendenze  in atto nell'approccio alla mobilità e alla vendita dell'auto - ha sottolineato il fondatore di Areté, Massimo Ghenzer, -, con gli italiani pronti a dialogare con il dealer attraverso nuove forme di comunicazione e a riscoprire la passione per le quattro ruote in modalità digitale o anche fisica, recandosi in concessionaria anche la domenica.

Lo stato di ansia emotiva ed incertezza economica richiedono oggi da parte dei dealer un'attenta profilazione dei potenziali clienti, anche alla luce dei cambiamenti in atto, per poter rendere più efficace il processo di vendita".