Acquisti auto, 4 su 10 vengono effettuati da donne




Le donne si fanno strada nel mondo automotive. Esistono sempre più figure manageriali femminili anche se persiste il gap salariale. Sul fronte degli acquisti di auto, oltre 4 su 10 vengono effettuati da donne che spendono in media 7.000 euro in meno degli uomini.
È stato argomento di discussione al Pink Motor Day, l'evento promosso a Milano dalla rivista Fleet Magazine in collaborazione con l'Osservatorio Top Thousand e con il patrocinio del Comune di Milano e delle Associazioni ANIASA, UNRAE e Valore D.
Nel 2022 lo stipendio medio di una lavoratrice donna è stato pari a 20.378 €, quello di un uomo 27.254 (dati Inps). Sempre l'Istituto pensionistico certifica che il differenziale di genere del reddito medio da lavoro supera gli 8-9 mila euro nelle classi di età adulte oltre i 45 anni, toccando il massimo tra 50 e 54 anni con un differenziale di circa 9.500 € tra uomini e donne.
 
Da una survey di Gi Group Holding è emerso che l'Italia è il Paese più attento tra gli 11 presi in esame nell'impegno a garantire la parità di retribuzione e opportunità di avanzamento di carriera (66%) e si è posizionata bene anche nella promozione di modelli e leadership femminile (56% delle aziende) e nell'organizzare iniziative di inclusione e sensibilizzazione (54%). Bene, ma non ancora benissimo.
 Sul gender gap ha preso parola Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo economico e alle Politiche del Lavoro con delega al Commercio, alla Moda e al Design del Comune di Milano: "Serve un cambiamento culturale per cancellare i molti stereotipi che resistono. Ancora oggi si parla di lavori da donne e lavori da uomini. Come Comune di Milano abbiamo avviato diverse iniziative per promuovere l'empowerment femminile, ad esempio supportando le donne (circa 55.000) che sono uscite dal mondo del lavoro nel corso della pandemia oppure, con il progetto "Mentorship Milano", dando a 150 giovani ragazze l'opportunità di essere affiancate da donne affermate che le hanno supportate a sbloccare i propri talenti e capacità. Altro efficace strumento messo in campo dalla nostra amministrazione è la premialità nei bandi di gara pubblici nei confronti delle imprese che hanno conseguito la certificazione della parità di genere".
 
Al Pink Motor Day è stata presentata anche l'analisi "Le Donne e l'auto", illustrata da Cristiana Petrucci, Responsabile Centro Studi e Statistiche di UNRAE che ha fatto il punto sugli acquisti di vetture da parte delle donne. Lo studio ha evidenziato come nel 2023 quattro vetture su dieci siano state comprate da donne, ad un costo medio di 24.500 € (7mila € in meno degli uomini che spendono in media oltre 31mila euro).
 
Sui numeri che certificano il gender gap relativo alla retribuzione è intervenuta Rita Querzè – giornalista del Corriere della Sera e autrice del libro "Donne e lavoro. Rivoluzione in sei mosse": "Il divario retributivo medio tra uomini e donne per ogni ora lavorata in Europa è del 12,7% (dati Eurostat). La parità retributiva è formalmente garantita, ma non quella sostanziale. Le donne lavorano in settori meno remunerati e fanno meno carriera, guadagnano meno fin da subito: a 5 anni dalla laurea, le donne guadagnano il 16,9% in meno degli uomini (dati Almalaurea 2021). Secondo i dati Eurostat le donne dirigenti in Italia guadagnano il 23% in meno dei maschi, secondo l'Istat il 27,3% in meno. Di conseguenza anche le pensioni sono il 36% più basse".
 
Sul tema, con altri dati significativi, Barbara Falcomer, Managing Director di Valore D ha evidenziato come: "L'80% delle aziende che lavorano con noi ha sottoscritto il nostro Inclusion impact index. Registriamo una minore presenza di donne (sono circa il 40% della popolazione aziendale), le dirigenti sono circa il 23% e i quadri un terzo. Il divario di genere è purtroppo ancora molto evidente per ragioni culturali, sociali ed economiche che richiedono tempi lunghi e un approccio sistemico per essere modificate".