Verde sì, ma senza oneriL'ennesima ricerca, questa volta di Petronas, dimostra l'empatia ambientale, ma solo a parole




Una recente ricerca di Petronas Lubricants dimostra che il consumatore europeo è “verde”, ma non è disposto a pagare più di tanto questa sua propensione. Dati sui prodotti che ricalcano quelli relativi all’acquisto di auto nuove, come emerge da tutti sondaggi effettuati al riguardo di recente.

In particolare, la ricerca di Petronas, condotta su un campione di 7.000 consumatori in sei Paesi, ha rilevato che gli intervistati di Italia, Spagna, Polonia e Francia sono propensi a pagare una piccola percentuale in più (dall'11 al 20%) per prodotti che favoriscono una mobilità più sostenibile, diversamente dalla Gran Bretagna, che è il Paese meno disposto ad accettare un sovrapprezzo.

Ulteriori differenze si riscontrano a livello generazionale: anche il 46% della Generazione Z è disposto a pagare l'11-20% in più, ma la maggioranza degli over 55 sostiene che i prezzi non dovrebbero cambiare (62%). Ciò riflette le pressioni sul reddito e sulle uscite nelle diverse fasi della vita, come le rate del mutuo, le pensioni e la proprietà di un veicolo. Inoltre, questo dato conferma il divario generazionale quando si tratta di guardare alla sostenibilità in senso più ampio. 

I cinque principali fattori che si ritiene abbiano un impatto comprendono:

 

1.         Utilizzo del giusto carburante (77%)

2.         Età dell'auto (75%)

3.         Abitudini di guida (73%)

4.         Manutenzione dell'auto (72%)

5.         Lubrificanti (71%)

 

In realtà, il 12% degli europei non sa cosa si potrebbe fare per ridurre l'impronta di carbonio. Ciò evidenzia l'opportunità, per i leader del settore, di tracciare una chiara roadmap che consenta agli automobilisti di compiere scelte più consapevoli. 

Non è solo questione di carburante. Ci sono altri elementi da considerare, come la scelta dei lubrificanti utilizzati. Secondo Petronas i fluidi più performanti possono consentire di ottenere un risparmio sui consumi del 3% e di ottimizzare l'efficienza termica, con conseguenti vantaggi economici generali e migliori prestazioni del veicolo. Anche l'imballaggio dei prodotti, come la scelta di bag-in-box o di taniche in plastica riciclata, può fare la differenza. 

Il 40% degli intervistati ritiene che il settore automotive potrebbe impegnarsi di più per rendere i veicoli più sostenibili. Si tratta di un obiettivo che molti Paesi si sono posti per ridurre le emissioni di CO2, ma l'83% del campione auspica che anche le aziende facciano di più per contribuire a questo risultato. I costi rappresentano ancora una volta un ostacolo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità: il 42% ritiene che i prezzi debbano essere abbassati e che si possa offrire una scelta più adeguata alle diverse esigenze degli automobilisti (31%). 

 

(descrizione)Domenico Ciaglia, Managing Director EMEA di PETRONAS Lubricants International, ha dichiarato: "Il costo della vita è un problema che stiamo affrontando in ogni parte del mondo. Siamo in un momento in cui il settore sta intensificando gli sforzi e innovando maggiormente per adottare soluzioni in grado di migliorare il nostro pianeta. È compito di aziende come la nostra dimostrare che esistono soluzioni e misure accessibili, come una regolare manutenzione del veicolo, la scelta di lubrificanti che permettono di risparmiare carburante e di migliorare le prestazioni dei veicoli, che siano elettrici, ibridi e "tradizionali", o anche la scelta di imballaggi realizzati con plastica riciclata.