UNRAE, flessione dello 0,6% per auto private con partita Iva

Il mercato delle immatricolazioni di auto da parte dei privati con partita Iva nel 2024 raggiunto le 190.286 unità, con una leggera flessione dello 0,6% rispetto al 2023.
I numeri trasmessi da UNRAE in collaborazione con l’ISTAT, mostrano una flessione leggermente inferiore rispetto al mercato generale (-0,8%), ma una tendenza opposta rispetto al totale delle immatricolazioni ai privati, con un incremento del 3,7%.
Nel 2024, il fatturato generato dagli acquisti dei privati con partita IVA si attesta a 6,95 miliardi di euro, in lieve calo rispetto ai 7,03 miliardi del 2023.

(descrizione)

(descrizione) In particolare, le imprese individuali confermano la leadership e una stabilità dei volumi (+0,1%), con 117.207 unità e una quota che sale al 61,6% (+0,4 p.p.). Segue la categoria dei professionisti, in lieve calo con 39.782 immatricolazioni (-0,9%) e una quota sostanzialmente stabile al 20,9% (21,0% nel 2023), all’interno dei quali i più numerosi sono gli Studi legali e i Commercialisti stabili rispettivamente a quota 4,2% e 2,7%.
In terza posizione per numero di immatricolazioni troviamo gli agenti di commercio (al 9,7%, -0,7 p.p.), seguiti dagli agricoltori con una quota in crescita al 7,8% (+0,3 p.p.). In base alle preferenze per alimentazione, le vetture BEV (elettriche pure) guadagnano 1 punto di share, salendo all’8,1%, con una quota tripla rispetto a quella dei privati senza partita IVA al 2,7% e superiore a quella delle società al 6,1%.
Il motore a benzina scende al 24,5% (-1,3 p.p.), il diesel cede altri 2,5 punti, fermandosi al 14,1%. Nei privati possessori di partita Iva il Gpl copre il 10% del totale (+0,3 p.p.), ma con una quota più alta nei privati senza Partita IVA. Il metano si conferma allo 0,1% fra gli acquisti dei privati con partita Iva, mentre le vetture BEV guadagnano 1 punto di quota, salendo all’8,1% del totale e le plug-in si fermano al 3,4% di share (-0,4 p.p.), quote comunque superiori a quelle dei privati senza partita IVA e per le BEV superiori anche a quella delle società.

Anche nel 2024 la provincia di Roma conferma la prima posizione per immatricolazioni di auto a privati possessori di partita Iva, al 7,8% (-0,1 p.p.), inferiore a quella del mercato privati senza partita IVA. Al secondo posto troviamo Milano (-0,3 p.p.) e Torino al terzo (-0,4 p.p.). Al 4° posto sale Firenze (stabile al 2,6%), segue Napoli (-0,3 p.p.) e al 6° posto a parimerito troviamo Brescia (-0,1 p.p.) e Bologna (stabile). Napoli e Padova hanno una quota più alta che nei privati senza partita IVA.

La fascia 30-45 anni cede 1 punto al 26,6%, la più rappresentativa fra le immatricolazioni di privati con partita Iva, con appena 1 decimale di vantaggio sulla seconda. Al 26,5% (-0,9 p.p.) troviamo la fascia 46-55 anni, mentre recuperano quota le fasce più mature. I 56-65enni coprono il 25,8% (+0,9 p.p.), gli over 65 anni salgono al 16,3% (+1,3 p.p.). I giovani cedono 3 decimali al 4,8% e insieme agli over 65 sono meno rappresentativi fra le partite Iva che nei privati senza partita IVA.