UE 2024, 20.017 i morti sulle strade
Il 2024 ha registrato 20.017 (circa 55 al giorno) morti sulle strade dell’Unione Europea (UE), con una diminuzione di appena il 2% rispetto al 2023. Molto al di sotto del 6,7% annuo necessario per raggiungere l’obiettivo UE di ridurre i morti sulle strade europee del 50% entro il 2030.
Dai valori stimati per il 2024 risulta una diminuzione dei morti di appena lo 0,3% e un tasso di mortalità per milione di abitanti (51) superiore alla media europea (45), collocando l’Italia al 19esimo posto tra i 27 Paesi UE per quanto riguarda la riduzione della mortalità nell’arco dell’ultimo decennio.
Sono questi alcuni risultati che emergono dal Rapporto Annuale PIN dell’ETSC – European Transport Safety Council (Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti ) del quale l’Automobile Club d’Italia è membro. I dati parlano chiaro, l'Unione Europea è lontana dal raggiungere l’obiettivo di dimezzare, entro il 2030, le vittime e i feriti gravi per incidente stradale.
I decessi sulle strade nell'UE27 sono diminuiti solo del 12% rispetto all'anno di riferimento 2019 (ben al di sotto della riduzione del 27% attualmente necessaria per mantenere la rotta verso la riduzione del 50% entro il 2030) e la riduzione dei feriti gravi continua a essere inferiore a quella dei decessi. Secondo le stime del Rapporto, dal 2014 sono state salvate circa 23.800 vite, grazie ai miglioramenti della sicurezza stradale, con un conseguente risparmio di 60 miliardi di euro. ETSC sottolinea che se l’Unione Europea avesse raggiunto il necessario tasso di riduzione annuale del 6,7%, si sarebbero potute salvare altre 49.600 vite, con un beneficio sociale pari a 124 miliardi di euro. L'ETSC esorta così sia le istituzioni dell'UE sia i governi nazionali, ad adottare misure più incisive e ad implementare l'approccio Safe System.
“La Norvegia dimostra che le morti sulle strade non sono inevitabili: sono prevenibili. Ma ogni paese in Europa deve ora seguire il suo esempio”, ha affermato Antonio Avenoso, Executive director ETSC. “Sappiamo cosa funziona. La vera sfida è la volontà politica. Senza un'azione coraggiosa a livello nazionale ed europeo, migliaia di altre vite andranno perse inutilmente”.