I driver italiani e la mobilità sostenibileIl rapporto è stato indagato dal neo-nato Osservatorio di Nomisma




Gli automobilisti italiani quanto sono in grado di inserirsi nel quadro di un futuro dominato dalla prospettiva di una crescente elettrificazione dei veicoli circolanti? Le principali risposte alla domanda sono rintracciabili in un'indagine a cura del neo-nato Osservatorio Mobilità Smart & Sostenibile di Nomisma, che ha potuto contare sul sostegno di BPER Banca e di Sifà (acronimo per 'Società Italiana Flotte Aziendali'). Al progetto dell'organo di monitoraggio collaborano inoltre UnipolSai con AlfaEvolution Technology - società del gruppo assicurativo - e Vailettrico.it.

Il documento presentato si basa sulle risultanze di una survey che ha coinvolto un campione di quasi mille intervistati. Si tratta della prima istantanea sul rapporto tra cittadini e mobilità sostenibile in Italia. Il passaggio successivo, già annunciato dall'Osservatorio di Nomisma, consisterà nell'allargare la visuale a imprese ed enti pubblici.

Punto di partenza dell'indagine, come accade solitamente per strumenti conoscitivi di questo genere, sono i dati sul mercato automotive diffusi dal Ministero dei Trasporti, che indicano per il nostro Paese un rallentamento delle performance commerciali nel periodo gennaio-ottobre 2018 (meno 3,21 per cento nel confronto diretto con l'anno precedente), che si scontra tuttavia con un aumento, per lo stesso periodo, delle vendite di veicoli con alimentazione alternativa.

Elettrico e ibrido rappresentano rispettavamente il 4,4 per cento e lo 0,6 per cento degli acquisti effettuati dagli automobilisti italiani, facendo segnare, sempre nei primi dieci mesi dell'anno in corso, da un lato e dall'altro, una crescita dell'1,2 per cento e dello 0,2 per cento.

I motivi che spingono 4 utenti su 10 nella direzione di un mezzo 'alla spina' sono di natura sia economica (agevolazioni e incentivi amministrativi, esenzione dal pagamento del bollo, sconti sull'acquisto) e sia funzionale (possibilità di accesso libero in centro città e nelle Ztl, diritto a parcheggi gratuiti). Un quarto del campione ascoltato si è dichiarato interessato alla battaglia contro l'inquinamento atmosferico.

Per il 79 per cento degli intervistati l'importanza del sostegno alla mobilità zero emissioni passa attraverso alcuni ambiti che necessitano di miglioramento, come nel caso delle infrastrutture per la ricarica domestica. Il 74 per cento del campione ha indicato, in aggiunta, i costi di listino ancora troppo alti dei modelli in commercio e una rete di charging point non in linea con le necessità della popolazione.

Il 54 per cento degli automobilisti ha risposto alla survey dichiarando che nei prossimi 12 mesi utilizzerà sicuramente - o è quasi certo di farlo - veicoli elettrici/ibridi, mentre il 61 per cento di loro ha risposto che ne consiglierà il ricorso ad amici/colleghi.

Mobilità zero emissioni rima però anche con 'condivisione', che si tratti di mezzi a due- o a quattro ruote. Ecco perché l'Osservatorio di Nomisma ha approfondito le ragioni per cui nell'ultimo anno l'86 per cento dei nostri connazionali ha disdegnato di servirsi delle offerte di sharing: per un 31 per cento si tratta di mancanza di interesse, per un ulteriore 21 per cento di assenza di proposte soddisfacenti, per un terzo blocco del 14 per cento la molla è bloccata sulla scarsa dimestichezza rispetto ai sistemi di prenotazione e di noleggio.

Chiudiamo con un dato interessante: la flotta di veicoli elettrici impiegati dalle società per la mobilità condivisa sono passati in Italia dai 620 del 2015 ai circa 2.200 dello scorso anno, determinando un incremento di market share dall'11 per cento al 27 per cento. Dodici le città dove è attiva un'offerta di car sharing elettrico.

"L’Osservatorio Mobilità Smart & Sostenibile svolge il ruolo di trade union tra i diversi target interessati con l’obiettivo di dar loro voce e facilitarne la comunicazione", ha dichiarato, il giorno della presentazione dell'indagine, Luca Dondi, a.d. Nomisma.

Per Fabrizio Togni, direttore generale di BPER Banca, "i tentativi di ridurre l’impatto delle sostanze inquinanti passano in buona parte attraverso la qualità della mobilità urbana, ragione per cui abbiamo supportato insieme ad altre aziende la ricerca di Nomisma. A questa attività si associano altre iniziative della banca utili a ridurre gli spostamenti dei dipendenti, tra cui la definizione del Piano spostamento casa-lavoro, la più frequente organizzazione di videoconferenze e il rinnovo della flotta aziendale secondo criteri green".

Paolo Ghinolfi, a.d. Sifà, ha ricordato come per l'azienda "avvalersi degli strumenti della ricerca è sempre importante, sia per comprendere in profondità le dinamiche degli scenari di mercato sia per affiancare imprese e professionisti in cerca di forme di mobilità più evolute e sostenibili, con attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, tema al quale siamo sempre particolarmente sensibili. A tal proposito abbiamo studiato soluzioni innovative che uniscano i vantaggi e la facilità di utilizzo dei veicoli elettrici e ibridi con la flessibilità e la convenienza della formula del Noleggio a Lungo Termine".

(nella foto, da sx a dx: Paolo Ghinolfi, Fabrizio Togni, Mauro Tedeschini - co-founder Vaielettrico.it -, Silvia Zucconi - responsabile Mkt Intelligence di Nomisma - e Luca Dondi, in occasione della presentazione dell'indagine a Milano presso la sede di BPER Banca)