RE Battery: seconda vita alla mobilità elettrica condivisa

Pikyrent ha presentato RE Battery, progetto di rigenerazione avanzata di veicoli elettrici leggeri. Re Battery mira a reimmettere nel mercato della urban sharing mobility almeno 1500 scooter Govecs dismessi da operatori internazionali entro il 2026. 
L'impatto è già misurabile: oltre 1.200 tonnellate di CO₂ evitate, pari a circa l'80% in meno di emissioni rispetto alla produzione di nuovi mezzi, e più del 95% di materiali recuperati grazie alla gestione tracciata delle batterie agli ioni di litio. Il ricondizionamento riduce i costi di acquisizione del 65% rispetto al nuovo, rendendo così accessibile la mobilità elettrica condivisa anche a città medio-piccole.
(descrizione) Il Re Battery Hub è il laboratorio operativo per il testing, ricondizionamento e ricellaggio delle batterie situato nell'headquarter di Pikyrent, a Bari. 
"RE Battery è frutto del nostro impegno per cambiare il paradigma del nostro settore: rigenerare significa rendere la mobilità davvero condivisa e sostenibile, perché allunga il ciclo di vita dei veicoli, ne abbassa i costi e li rende accessibili a più persone e città. Con questo progetto stiamo costruendo una filiera italiana della rigenerazione, dove tecnologia, industria e territorio lavorano insieme per trasformare l'economia circolare in una realtà concreta, capace di generare efficienza, occupazione, valore e impatti misurabili" – ha dichiarato Antonella Comes, CEO di Pikyrent. "È una sfida che si inserisce pienamente negli obiettivi 2030, che chiedono a tutti noi attori coinvolti di ridurre le emissioni e di estendere il ciclo di vita dei prodotti. Con RE Battery vogliamo dimostrare che questo modello può crescere ovunque, accelerando la diffusione di una mobilità davvero sostenibile, condivisa e accessibile su scala nazionale". 

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