L’elettrico perde potenzaSecondo l’Osservatorio Segugio, in Italia le immatricolazioni BEV sono in caduta libera




Tra i cinque principali mercati europei per immatricolazioni auto l’Italia registra i risultati peggiori nel 2022, con un calo delle immatricolazioni rispetto al 2021 del 9,5%, un lieve aumento delle elettrificate (+1,4%) ed un netto crollo delle elettriche (-26,6%). Anche gli altri mercati hanno pagato caro l’assenza di prodotto da immatricolare, mediamente il 5,7% rispetto al 2021 (anno già negativo). A crescere le elettriche, ma non nel nostro Paese, come illustra la tabella.

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Non solo quindi l’Italia paga il calo più marcato di immatricolazioni (-9,5%), ma registra un rialzo minimo delle ibride (+1,4%), ben al di sotto della media, e addirittura un netto calo delle full electric (-26,6%)La Regione più “green” nel 2022 è stata il Trentino-Alto Adige, con quasi la metà di auto nuove elettrificate (45,8%), seguita da Liguria (44,2%) e Lazio (43,7%). Molto diversa la situazione nelle regioni del sud Italia, dove le elettrificate sono molte meno, in particolare in Basilicata (24,3%), Campania (28,9%) e Sicilia (33,6%).(descrizione)

 

La percentuale più alta di auto nuove si registra a Milano (3,5%), seguita da Aosta (3,3%) e da Monza e Brianza (2,9%), mentre il valore più basso, pari all’1%, si registra nelle Province di Enna, Nuoro e Brindisi. Per quanto riguarda le auto elettrificate, le province con una percentuale più alta sono Sondrio (51,5%), Como (49%) e Trento (47,2%). La percentuale scende sotto il 25% a Vibo Valentia (20,5%), Matera (20,8%) e Caserta (23,3%). 

Tra le aree metropolitane Milano è quella che registra la percentuale più alta di auto nuove, seguita a distanza da Torino (2,6%), Roma (2,4%) e Napoli e Palermo (2,1%). Sull’elettrificato il primato invece spetta a Roma, con il 44,9%, seguita a stretto giro da Milano (43,8%) e poi Torino (37,7%), Palermo (29,5%) e Napoli a seguire (29,4%).