La scelta dell'auto - Ci sarei anch'io




Costruttori e concessionari spesso trascurano il pubblico femminile, dimenticando che gioca un ruolo fondamentale nell’acquisto. Piccoli suggerimenti per conquistarci.

Evviva! Finalmente qualcuno se ne è accorto e ha tirato le orecchie a Costruttori e concessionari! Le automobili non sono esclusivo appannaggio dell’universo maschile.

Oggi in Italia le donne contribuiscono all’immatricolato complessivo con oltre il 40 per cento. E, ancora, influenzano qualcosa come l’85 per cento delle vendite. Basta dire al proprio caro “A me questa vettura proprio non piace” per fargli cambiare idea e dirottare il suo acquisto verso un altro modello.

Nel terzo millennio, insomma, i venditori devono riservare alle donne le stesse attenzioni che dedicano da sempre alla clientela maschile, se non di più visto che pur di non dover trattare sul prezzo mediamente per lo stesso veicolo sborsano 1.000 euro in più.

Per avere qualche informazione aggiuntiva sull’argomento potete cercare nel web l’interessante articolo di Maurizio Sala, noi qui passiamo ai consigli per gli addetti ai lavori.

Non possiamo garantirvi la fila fuori dalla porta, ma siamo convinti che con i nostri suggerimenti Case auto e dealer potranno conquistare un nuovo pubblico che, tra l’altro, le ricerche di mercato dicono essere più fedele di quello maschile.

Le carte da giocare

Partiamo dai Costruttori. Perché le donne nelle pubblicità devono interpretare solo belle statuine? E quando sono al volante l’auto non è più grande di una scatola di sardine, la carrozzeria è di colore shocking (rosa o simili) e gli interni ricordano la casa dei Puffi?

Chi l’ha detto che a noi donne non piacciono le auto di grossa cilindrata, con un baule in grado di contenere il risultato del nostro giro per negozi nel primo giorno di saldi? Pensate anche a noi quando realizzate le vostre campagne di lancio. Ormai siamo in grado di guidare qualsiasi vettura. Anche perché l’elettronica ci dà una grossa mano.

E ora i dealer...

Pretendiamo che quando entriamo nel vostro salone qualcuno (possibilmente di bell’aspetto) ci chieda come può aiutarci. Se siamo lì evidentemente abbiamo bisogno di qualcosa, altrimenti ci trovereste nella boutique di Chanel dove sono arrivate le vernis con le nuove nuance autunnali (non perdetevi particulière).

Se siamo interessate a un particolare modello non lesinate dati, anche quando vi sembrano troppo tecnici. In fondo pure noi siamo in grado di comprendere che 70 Cv ci bastano se siamo abituate a essere scarrozzate da una parte all’altra della città, ma che se non vogliamo perderci nemmeno un happy hour la settimana della moda ce ne serviranno almeno 200. Se l’auto è troppo grande o piccola saremo noi a stabilirlo.

E ricordatevelo: se farete di noi un nemico avrete perso per sempre la possibilità di vendere un’auto ai nostri fidanzati, mariti, padri, figli, cugini, amici, colleghi, etc, etc.

Perché, si sa, quando ci sono di mezzo le donne le voci circolano...