Il Barometro Arval sotto il segno del Covid. O no?Interessanti i risultati dell'annuale survey pubblicata dal marchio di noleggio del Gruppo BNP Paribas




L’ultima edizione del Barometro delle Flotte Aziendali, realizzata da Arval Mobility Observatory in Italia, Europa e alcuni Paesi extraeuropei, avrebbe dovuto risentire di quell’evento tellurico rappresentato dalla pandemia I risultati, presentati da Massimiliano Abriola, responsabile di Arval Mobility Observatory in Italia, sembrano invece dimostrare come i responsabili della gestione flotta siano più interessati a cogliere gli stimoli della decarbonizzazione piuttosto che quelli della contrazione della mobilità pubblica e condivisa.

Ciò a fronte di una visione condivisa riguardo all’impatto del Covid-19: il 69% delle imprese indica infatti un legame tra la pandemia e l’evoluzione della propria flotta, dato che sale al 76% se si considerano le PMI. Tuttavia, come dicevamo, la gran parte delle aziende ritiene che il virus sia stata solo una delle cause a condizionare le loro scelte in merito alla gestione della flotta, per di più non sempre in senso negativo, ad esempio per le tematiche legate alla sostenibilità e alla mobilità integrata, che hanno registrato un’accelerazione proprio a causa della pandemia. 

(descrizione)Nonostante le restrizioni contingenti i fleet manager si dichiarano ottimisti verso il futuro: il 35% si aspetta una crescita della flotta nei prossimi tre anni, a causa soprattutto delle prospettive di crescita aziendale e dello sviluppo di nuove attività (59%) delle aziende italiane.

Il fleet manager ha poi ben chiare le priorità aziendali, che vedano al primo posto il welfare e la sicurezza del driver: il 27% prevede di fornire ai propri dipendenti un mezzo sicuro di spostamento a causa del Covid-19, il 20 intende disporre di veicoli in sharing destinati agli employee e il 18 prevede di proporre veicoli anche ai dipendenti non assegnatari di auto aziendale (dato questo a nostro avviso molto curioso, visto che da più parti rileviamo una tendenza alla contrazione del veicolo come fringe benefit). 

In questa prospettiva di crescita il noleggio a lungo termine si conferma come il metodo di finanziamento della flotta in assoluto più scelto dalle aziende, con il 74% di queste che dichiara l’intenzione di ricorrere al noleggio nei prossimi tre anni, dato che cresce fino all’89% nel caso delle grandi aziende con più di 1.000 dipendenti. 

Si conferma poi la crescita delle alimentazioni alternative nelle flotte aziendali. Il 48% dei fleet manager ha infatti già inserito nella propria flotta veicoli elettrificati, mentre se si prendono in considerazione anche quelli che lo faranno nei prossimi tre anni, si arriva all’82% delle aziende italiane. Sempre a nostro avviso, resta da comprendere se il fleet manager ha ben chiara la differenza tra elettrico ed elettrificato, tra elettrico ZE e ibrido. Se fra le richieste dei fleet manager spiccano le tecnologie ibrida e plug-in, secondo il Barometro, nei prossimi tre anni, ci sarà una crescita sensibile anche del full electric, che dovrebbe arrivare a coinvolgere il 57% delle aziende. 

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Dall’indagine emerge che, per un vero sviluppo della mobilità elettrica, fondamentale è la disponibilità di infrastrutture di ricarica: oggi, il 40% delle aziende non ha punti di ricarica nei propri locali, ma il 26% ha in programma di farlo nel corso del prossimo anno e il 10% installerà a proprio carico le infrastrutture presso le abitazioni dei propri dipendenti. 

Un altro aspetto su cui il Covid-19 ha fatto da leva è la mobilità alternativa. L’86% delle aziende italiane dichiara di aver già adottato soluzioni di mobilità alternativa o di volerlo fare nei prossimi tre anni: una crescita esponenziale, visto che, solo due anni fa la quota era pari al 23%. A nostro avviso la percentuale “bulgara” dell’86/100 è a dir poco influenzata dal vorrei piuttosto che dal posso.

Comunque, il noleggio a medio termine si conferma in vetta alla classifica delle opzioni, scelto dal 70% dei fleet manager. In crescita anche il corporate car sharing e il private lease, graditi dalla metà delle aziende.  (descrizione)Nel report si segnala l’interesse per nuove opzioni di mobilità alternativa, come le app per prenotare servizi di mobilità o il mobility budget.

La crisi generata dal Covid-19 si è dimostrata un propulsore importante per molti dei cambiamenti già in atto nel mondo della mobilità: se da una parte il trasporto pubblico e le forme di sharing mobility hanno subito un drastico rallentamento, dall’altra nuove formule per la mobilità individuale hanno registrato in poco tempo un’accelerazione decisa” ha dichiarato Massimiliano Abriola, responsabile di Arval Mobility Observatory in Italia. “Centrali nelle scelte dei fleet manager sono sempre più la flessibilità, la sicurezza e la sostenibilità: le aziende italiane, spinte dal contesto sanitario, sono state portate a riprogettare, più velocemente del previsto, la loro offerta di mobilità con soluzioni alternative che garantiscano a tutti i dipendenti condizioni di trasporto più sicure e sostenibili. Si tratta di un vero e proprio balzo in avanti che caratterizza la società attuale e caratterizzerà quella del futuro”. 

Per scaricare il Barometro delle Flotte Aziendali 2021, cliccare qui

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