In Italia crescono i furti parziali di auto

In Italia sono in aumento furti parziali di autovetture che coinvolgono in particolare le utilitarie, ma anche le auto di segmento più elevato. Con LoJack sono stati recuperati nei primi 6 mesi dell'anno 1.032 veicoli, per un valore complessivo di 33,4 milioni di euro. 
Nel 2024 sono stati quasi 14mila gli interventi per riparare danni causati da furti parziali o tentativi di furto, in crescita del 3,5% rispetto all'anno precedente. Questo fenomeno, noto come "cannibalizzazione" delle auto, colpisce principalmente veicoli di età compresa tra i 4 e i 6 anni (1 su 3 degli episodi totali), ma anche quelli di più recente immatricolazione, fino a 3 anni (28% del complessivo). 
 
I modelli maggiormente coinvolti sono quelli più diffusi sul mercato, con maggiori richieste di pezzi di ricambio, ma anche quelli che consentono di ottenere ricambi con un maggior valore economico. Tra i più vandalizzati ci sono, infatti, alcuni modelli del Gruppo Stellantis (Fiat Panda, 500, Punto, Lancia Ypsilon, 500X e Jeep Renegade), ma anche i modelli dei brand Audi, Smart, Alfa Romeo, Ford, Peugeot, Renault, Citroen, Toyota, Lexus (prese di mira per le batterie), Range Rover e Volkswagen. 
 
La Lombardia è oggi la regione italiana più colpita da queste sottrazioni; su questo territorio si verifica quasi la metà dei casi (40%), seguono Lazio (27% dei casi totali) e Campania (18%). Il fenomeno si concentra all'interno delle grandi città: a Roma e Milano si registra circa il 28% dei danneggiamenti totali. La Puglia, e in particolare l'area tra Manfredonia e Cerignola (nota come "triangolo delle Bermuda dei furti d'auto"), rappresenta il luogo in cui le vetture corrono il maggior rischio di essere oggetto furto di componenti, con vere e proprie centrali di smontaggio sparse nelle campagne e officine e autoparchi spesso compiacenti che rivendono i pezzi rubati. Anche la Campania sta registrando un significativo aumento di questi episodi.
 
Quali sono i pezzi di ricambio più rubati? Da quanto emerge: telecamere di bordo, paraurti (con valore che oscilla dai 45 agli 800 €), monitor (dai 180 ai 920 €), fanali (dai 500 ai 2.500 €) , cerchi in lega (dai 450 ai 1.500 €) e catalizzatori, particolarmente ambiti per la presenza di metalli preziosi come platino e palladio, molto richiesti sul mercato nero in Europa e non solo. Altri componenti particolarmente ricercati sono i gruppi ottici avanzati (fari LED, laser e sistemi di orientamento automatico), che possono valere oltre 5.000 €, nonché motori, portiere, cruscotti, centraline, pneumatici e parti di carrozzeria.
 
Come per i furti di veicoli, dietro questo particolare business ci sono gli interessi di organizzazioni criminali che gestiscono il mercato nero dei pezzi di ricambio, agendo in modo tradizionale o con tecniche più sofisticate e veloci, ricorrendo anche alle più avanzate tecnologie. Mediamente per portar a termine un furto parziale un ladro esperto impiega dai 50 ai 90 secondi.
Il furto viene studiato a tavolino sulla base delle richieste ricevute dal mercato, e spesso avviene nelle strade meno trafficate e più buie. In alcuni casi ad alimentare il mercato dei pezzi di ricambio sono intere autovetture, trascinate con cavi o spinte da altri veicoli oppure rubate clonando la chiave, o ancora sottratte in meno di due minuti tramite la connessione alla rete CAN bus (soprattutto per veicoli come Alfa Romeo Stelvio e Giulia, Jeep Renegade e Compass). Una volta portate in capannoni per lo smontaggio, le vetture vengono cannibalizzate nell'arco di 3-4 ore da specialisti e i pezzi rivenduti su mercati illegali, spesso in Nord Africa, Emirati Arabi o Sud Africa.
 
"Oltre ai 136mila veicoli che ogni anno vengono rubati nel nostro Paese, esiste un fenomeno che quotidianamente colpisce un numero crescente di automobilisti italiani, il cosiddetto furto parziale, cioè la sottrazione di componenti dalle vetture parcheggiate. Un business che, gestito da organizzazioni criminali, ha ormai assunto dimensioni significative e che alimenta stabilmente il mercato nero dei pezzi di ricambio. I ladri sono oggi sempre più tecnologici e spesso impiegano attrezzature all'avanguardia che consentono anche in pieno giorno di sottrarre componenti della vettura o di far sparire l'intera auto per poi procedere rapidamente allo smontaggio e alla commercializzazione dei pezzi ottenuti, provocando danni anche di diverse migliaia di euro per i malcapitati proprietari. Per questo è oggi ancora più importante tutelarsi dal furto con adeguati strumenti tecnologici che lo prevengano e, nel peggiore dei casi, ne agevolino il recupero.", ha osservato Maurizio Iperti, Presidente Automotive LoJack International.