L'estate è finitaStorie di ordinario disagio




... e quel che resta non è un'invidiabile tintarella ma il ricordo di un'esperienza di noleggio che avrebbe potuto e dovuto essere migliore. Qualche volta, però, bisogna fare 'mea culpa'

(rubrica a cura dell'Avv. Dionigi Bovolo, esperto di contrattualistica del trasporto)


Ricordi di complicati viaggi estivi, tutti accomunati da un solo imperativo: lasciamo l'auto a casa, muoviamoci diversamente! Così fan tutti: alcuni per ragioni economiche, altri per ritrovare l'ebbrezza giovanile di un viaggio avventuroso e insolito, tutti per partire.

Ecco dunque la corsa al treno, all'aereo, alla ricerca di vettori rigorosamente low cost. Quanta libertà, e che risparmio! Nessuna coda e lunghe file in autostrada, tanto poi una volta arrivati sul posto c'è il noleggio... E a questo punto leggete come sono andate alcune vicende - poi divenute odissee -, come in svariati casi siano cominciati i guai con inevitabili effetti sulle vacanze.

I primi a confrontarsi con la dura realtà sono stati quelli che hanno scelto di arrivare in treno in piccole località turistiche dove non era disponinile un servizio di noleggio. Ma allora il renting 'si può fare' solo nelle grandi città?

Non è andata meglio a chi ha trovato un veicolo a noleggio, ma non di suo gradimento: troppo grande o troppo piccolo o magari perché la comitiva di amici vacanzieri è troppo numerosa per essere trasportata su un'utilitaria. Possibile che non si possa noleggiare un'altra auto più capiente? Spesso le auto con certe caratteristiche sono pressoché introvabili perché la disponibilità è poca e in alcuni casi limitata a un solo veicolo.

Che dire poi di quelli che si sono presentati al parcheggio di una società di NLT con biciclette e bagagli voluminosi e cani di grossa taglia, senza poterli agevolmente caricare sull'unica vettura utilizzabile? Nessuno ha pensato di prenotare un Suv?

E ancora, chi si è accorto che, per quell'auto così lussuosa, in un posto così esclusivo, il costo del noleggio è, per lui, esorbitante?

Non c'è campo!

Insomma problemi, che spesso si sono sommati a quelli legati all'atavica, italica inadeguatezza infrastrutturale: all'arrivo in quella stazioncina termale sull'Appennino, lo smartphone per contattare il noleggiatore non si collega alla rete perché 'non c'è campo'...

Difficoltà, incomprensioni, litigi, che sovente nascono per chi sceglie di utilizzare un servizio del quale ancora pochi conoscono il funzionamento. Molti non si rendono conto che noleggiare un'auto non vuol dire solo salirci e iniziare a guidare.

Se sono un convinto sostenitore del noleggio, sono altrettanto persuaso che alla necessità di potenziare l'offerta e la capillarità territoriale del servizio, sia indispensabile formare gli utenti sul suo utilizzo consapevole e adeguato.

Da un lato ci sono le società di renting, con le loro sacrosante necessità di 'far quadrare i conti' e dall'altro gli utenti, soprattutto quelli 'nostrani', forse ancora ingenui e immaturi. 

Rubrica a cura dell'Avv. Dionigi Bovolo, esperto di contrattualistica del trasporto