Co2, Federauto alla Ue : serve revisione completa

Federauto ha risposto alla consultazione indetta dalla Commissione dell'Unione europea sulla revisione del Regolamento CO2 per i veicoli leggeri. In particolare, ha chiesto «revisione completa, pragmatica e multitecnologica» degli obiettivi e delle scadenze oggi previste.

Sono cinque le richieste avanzate da Federauto all'UE:
1. l'attuazione immediata delle clausole di revisione del Regolamento che prevedono un riesame approfondito del suo contenuto e delle relative scadenze;
2. l’eliminazione delle sanzioni CAFE a carico dei costruttori;
3. la separazione delle regolamentazioni per le autovetture da quelle applicate ai furgoni;
4. la revisione del regolamento AFIR, integrando le misure per la diffusione delle infrastrutture di ricarica elettrica con nuove misure per incoraggiare la diffusione di impianti di distribuzione e fornitura di combustibili rinnovabili;
5. il riconoscimento dei combustibili rinnovabili attraverso il "fattore di correzione del carbonio" (CFC) come «tecnologia chiave» per la decarbonizzazione, adottando il principio normativo della neutralità tecnologica, per garantire il contributo di tutte le tecnologie alla decarbonizzazione.

"Ci riconosciamo nella posizione della nostra associazione europea AECDR", ha precisato il presidente di Federauto, Massimo Artusi, "sostenendo quella neutralità tecnologica capace di garantire che tutte le tecnologie possano contribuire alla decarbonizzazione. La consultazione della Commissione europea giunge in un momento in cui non siamo soltanto noi concessionari italiani - testimoni di un mercato in cui i veicoli BEV che non arrivano al 5% - a sostenere la necessità di una rapida correzione di rotta, anche per favorire un ricambio più rapido del parco automobilistico vetusto, inquinante e malsicuro, senza aspettare i tempi dell'elettrificazione che la realtà sta mostrando più lunghi è più complessi delle previsioni condizionate da preconcetti ideologici".