brumbrum, auto usate alle stelleNegli ultimi mesi deciso incremento del prezzo medio dei veicoli usati sul web




Riceviamo da brumbrum, osservatorio sulle tendenze in rete del settore automotive, in particolare le auto usate, e volentieri pubblichiamo, una nota sull’incremento del prezzo medio delle auto usate. Aumento previsto, anche e soprattutto in relazione alla carenza nelle concessionarie di veicoli nuovi pronta consegna. Ecco le riflessioni dell'Osservatorio brumbrum brumbrum:

Tra lockdown, pandemia e contrazione del mercato, prosegue il periodo difficile per il settore dell’auto. I dati del gennaio appena concluso sono estremamente negativi: il settore del nuovo ha fatto registrare il -19,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, poco meglio va all’usato online, anche se rimane sotto del 14%. 

Legato a questo, il mercato dell’auto deve anche far fronte alla carenza generalizzata di chip e semiconduttori, parti necessarie per la produzione di veicoli. Ciò sta portando a una grave mancanza del prodotto: scarseggiano veicoli nuovi e di conseguenza le poche auto attualmente in vendita hanno prezzi in aumento. 

 

Prezzo in crescita del 15%

Il sito www.brumbrum.itha effettuato una ricerca sulla crescita del prezzo medio delle auto usate in rete nell’ultimo anno a seconda di tipologia e alimentazioni, avvalendosi dei dati raccolti dallOsservatorio brumbrum, il proprio osservatorio di rilevazioni e indagini statistiche online in ambito automotive.

Un momento veramente complesso per l’industria dell’automotive: l'incertezza economica e la mancanza di chip e semiconduttori, che porta ad attendere una nuova auto anche nove mesi nelle concessionarie, ha fatto rimandare alle famiglie il cambio della vettura a date future, mentre i noleggiatori hanno prolungato i contratti in essere, riducendo così i volumi destinati all'usato. Per cui l’offerta di auto usate in vendita è drasticamente diminuita e i prezzi notevolmente aumentati.

 

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Alcuni dati: la media dei prezzi delle vetture online a gennaio 2022 è superiore del 16% rispetto a quella di gennaio 2019. Ma attenzione, non è un aumento lineare e continuo nel tempo: infatti se paragoniamo i dati del mese appena finito con quelli di un anno fa, vediamo che l’aumento del prezzo medio è dell’ordine del 15%. Per cui dal 2019 al 2021 i prezzi delle vetture in rete sono stati abbastanza stazionari, mentre nell’ultimo periodo sono aumentati a dismisura.  

 

Segmenti e alimentazioni

 

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Entrando più nel dettaglio e guardando alle tipologie di vetture vendute su internet, le utilitarie sono le auto che hanno visto maggiormente crescere il loro prezzo medio nell’ultimo periodo: questa tipologia ha fatto registrare a gennaio il +17% rispetto al 2021, +20% guardando ai tre anni. Discorso simile per berline e citycar, che segnano un +15% e un +16% a gennaio 2022 paragonato a un anno fa. Aumenti importanti anche per crossover e monovolume (+12%). Ancora più incredibile la crescita del prezzo medio online per station wagon e SUV: per questa due categorie di veicoli il prezzo medio stava perfino calando negli ultimi tempi, addirittura le auto per le famiglie a gennaio 2021 avevano fatto registrare il -5% rispetto a due anni prima. Ma anche loro hanno avuto una pesante crescita dei prezzi in questi ultimi 12 mesi e a gennaio 2022 sono cresciuti del 10% per i SUV e del 13% per le station wagon.

 

Analizzando le alimentazioni il discorso è il medesimo.

 

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Per quasi tutte, il prezzo medio nell’ultimo anno è aumentato di oltre dieci punti percentuali: il metano è quello che è cresciuto di meno ma comunque ha fatto registrare il +10%, il diesel è al +12%, il benzina al +15%, meglio ancora va all’ibrido col +17% e al GPL, che segna un incredibile +22%. Per l’elettrico una situazione differente: questa è l’unica alimentazione che negli ultimi tre anni ha visto decrescere il suo prezzo medio in rete: dal 2019 ad oggi le vetture elettriche costano circa l’8% in meno. Nell’ultimo anno però anche queste hanno visto aumentare sensibilmente il loro prezzo di vendita, crescendo dell’11% rispetto a 12 mesi fa.

 

Difficile fare previsioni a medio-lungo termine, ma è sicuro che questa crisi dell’auto non finirà da un giorno all’altro. L’instabilità economica e la carenza di chip hanno rallentato per l’ennesima volta un settore da anni ormai in seria difficoltà. La speranza di tutti però è quella di tornare nel più breve tempo ad avere valori di mercato almeno a livello del 2019, in modo da ridare ossigeno e soprattutto morale al mondo dell’auto.