Indagine Quintegia: Auto, l'usato è strategico

Il 78% dei concessionari italiani considera strategico il mercato usato dell'auto. Lo dice lo studio di AUTO1.com condotto da Quintegia e presentato in anteprima alla 23esima edizione dell’Automotive Dealer Day. Ai fini dell'indagine sono stati interrogati in forma anonima 165 titolari di concessionarie italiane (pari al 21% del totale nazionale) su liste di contatti Quintegia.

Dall'indagine è emerso che nel 2024, i dealer hanno privilegiato il canale remarketing degli OEM (74% che raggiunge il 91% tra i dealer medi) e quello delle società di leasing o noleggio (68% che arriva all’81% tra i dealer grandi), mentre il 21% si è affidato al canale dei dealer ufficiali e il 20% ad altri rivenditori. Solo l’8% dichiara di non utilizzare nessuno di questi canali.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento all’estero, 1 dealer su 2 si rifornisce attivamente da canali B2B esteri, privilegiando altri rivenditori B2B (24%), il remarketing degli OEM (22%), concessionari esteri (18%) e società di leasing e noleggio (13%). L’acquisto attivo dall’estero avviene ancora in maggioranza sul canale offline (57%), ma le aste rappresentano il 43% delle operazioni con preferenze, quanto a canali, per remarketing OEM (71%), società di leasing/noleggio (37%), dealer ufficiali (29%) e altri rivenditori (29%).

(descrizione)

Il 33% dei dealer dispone di un team specializzato e dedicato all’usato, segno di una costante professionalizzazione del comparto ma di una quota ancora consistente di concessionari che, nonostante vedano nell’usato un asset strategico, non dispongono ancora di una struttura dedicata.
Tra le figure dedicate alla vendita B2B, il 61% è rappresentato dal responsabile usato (che sale all’80% nei dealer grandi), seguito da titolare (24%), responsabile commerciale (11%) e responsabile vendite (4%). Per quanto riguarda l’acquisto attivo, il responsabile usato è la figura di riferimento nel 47% dei casi, seguito da titolare (34%, percentuale che sale al 48% nei dealer piccoli), responsabile acquisti (13%) e responsabile commerciale (6%). KPI e priorità di sviluppo

Tra gli elementi considerati prioritari per lo sviluppo del business dell’usato spiccano l’organizzazione interna (72%), il marketing e la comunicazione (65%), l’ampliamento del portafoglio brand (36%), l’utilizzo delle aste B2B per l’approvvigionamento (26%) e il potenziamento customer experience 23%. Per incrementare redditività e fatturato, infine, i dealer puntano su programmi di usato certificato (52%), aumento degli acquisti tramite aste B2B (42%) e sedi dedicate al ricondizionamento dei veicoli (41%). Dati che confermano la crescente attenzione e rilevanza delle aste B2B all’interno del business delle concessionarie italiane.
Questa ricerca conferma come il settore dell’usato sia sempre più centrale per la crescita delle concessionarie italiane, sia in termini di strategia sia di organizzazione interna. All’interno di questo contesto, l’utilizzo delle aste B2B rappresenta una leva fondamentale per rispondere alle nuove sfide del mercato e aumentare la competitività. L’utilizzo della nostra piattaforma va esattamente in questa direzione, i dealer possono contare su rapidità, sicurezza e una vasta rete europea di partner per ottimizzare il proprio business e cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato dell’usato” - ha riferito Andrea Lovato, Sales & Remarketing Director Italy di AUTO1 Group.
Lo scenario attuale e l'evoluzione del business automotive attribuiscono all’usato un ruolo sempre più centrale, riconoscendolo come generatore di business e di redditività. I risultati di questo studio confermano che le concessionarie italiane riconoscono questo valore, ma faticano a coglierne pienamente il potenziale. Ciò suggerisce l'opportunità di un ragionamento più ampio, in cui anche partner e intermediari B2B possano essere coinvolti in modo sinergico” - ha commentato Guglielmo Zangoni, Sales Dealer & Industry Account di Quintegia.