A qualcuno piace elettricaIndagine dell'Arval Mobility Observatory e Nielsen: bici sì, ma a motore




La passione per il mezzo motorizzato, che vi piaccia o meno, permane, nell'italico popolo di viaggiatori. Sebbene siano sempre meno disposti a rinunciare all'auto, secondo una recente indagine sembra che gli italiani provino tanto interesse verso i velocipedi elettrici. Ebbene sì, ricordiamocelo: anche se elettrico, sempre motore è!

 

E veniamo quindi all'indagine dell'"Arval Observatory, già ampiamente riconosciuto come uno dei centri studi più autorevoli nel settore delle flotte aziendali e della mobilità, su un campione proporzionato composto da 1.500 intervistati. L’indagine “Lo scenario italiano della mobilità urbana: uno sguardo al futuro”, ha analizzato i mezzi di trasporto utilizzati dalle persone, le motivazioni all’uso e le attese sul domani. Attenzione all’ambiente, convenienza economica, e affidabilità: sono questi gli aspetti premianti per la futura mobilità secondo gli Italiani. 

 

L’indagine di Arval Mobility Observatory punta l’attenzione sulla bicicletta elettrica. Scelta oggi solo dall’1% degli Italiani, l’e-bike ha tutte le carte per diventare il nuovo oggetto dei desideri: più di 1 intervistato su 2 la sceglierebbe come mezzo di trasporto abituale, principalmente per gli spostamenti casa-lavoro che, nel 75% dei casi, prevedono un tragitto di circa 15 km. Una distanza ideale per i percorsi sulle due ruote con pedalata assistita. 

Sono “la libertà di decidere in autonomia gli orari di partenza e arrivo” (57% dei rispondenti), la “praticità” (43%), "l’affidabilità", ovvero la garanzia di poter arrivare in orario (41%) e la "convenienza economica" (27%) i fattori che guidano gli Italiani nella scelta del mezzo di trasporto da utilizzare abitualmente. 

 

Sebbene l’automobile si confermi il mezzo di trasporto preferito, si aprono prospettive interessanti per quelli alternativi e per la micromobilità, tra cui la bicicletta, i cui principali driver di scelta sono proprio l’affidabilità, la convenienza economica e l’autonomia negli spostamenti. L’utilizzatore tipo secondo l’indagine? Uomo, dai 18 ai 24 anni, residente nel Sud Italia che già saltuariamente adotta la bicicletta, anche elettrica, per i suoi spostamenti. L’e-bike piace perché rispetta l’ambiente (61% dei rispondenti), perché permette di muoversi agilmente nel traffico (40%) e perché non comporta fatica (33%). 

E le barriere invece? A limitare il ricorso alle e-bike, l’assenza di percorsi dedicati (43%), il costo di acquisto (38%) e il rischio di furto (35%). 

 

 All’interno di questo scenario, Arval Italia, in linea con il nuovo piano strategico Arval Beyond, che mira a posizionare l’azienda da specialista del noleggio a lungo termine a leader nelle soluzioni di mobilità sostenibile, ha scelto di fare la propria parte per favorire il ricorso alla bicicletta elettrica, con la formula di noleggio che, a fronte di un canone mensile fisso, mette a disposizione dei clienti le e-bike e tanti servizi inclusi, come la manutenzione ordinaria e straordinaria, la copertura assicurativa furto e danni e il cambio pneumatici ogni 5.000 chilometri. 

 

Due i modelli disponibili: la Kalkhoff Endeavour 1.B Move Wasabigreen (foto)(descrizione) glossy TR e la Kalkhoff Endeavour 1.B Move Wasabigreen glossy WA. Compresi nel contratto di noleggio, anche la fornitura di un caschetto di protezione, di un lucchetto e di copertoni antiforatura. 

Per quanto concerne la durata, è previsto un contratto a 24 mesi a 87 euro al mese e uno a 12 mesi a 113 euro. 

In una prima fase il noleggio delle biciclette elettriche sarà disponibile per i dipendenti delle 360 aziende clienti di Arval che hanno sottoscritto la convenzione Arval For Employee, che mette a disposizione dei propri collaboratori i servizi di mobilità targati Arval, ovvero il noleggio a lungo termine di veicoli, l’usato certificato e, da oggi, anche le e-bike. 

 

Il noleggio delle biciclette elettriche rappresenta un’ulteriore trasformazione del nostro modello di business” afferma Alessia Pedersini, Marketing, Communications & CSR Director di Arval Italia. “In qualità di leader di mercato, sentiamo come nostro dovere etico quello di produrre un impatto positivo sulla società, a tutela dell’ambiente, del territorio in cui operiamo e delle persone che lo vivono. Abbiamo voluto costruire un prodotto che fosse in grado di incentivare il ricorso alla bicicletta elettrica, fornendo anche tutte le garanzie e le sicurezze necessarie grazie ai servizi che vengono messi a disposizione. Dopo aver sviluppato negli ultimi anni servizi di mobilità legati all’auto oltre al noleggio a lungo termine, che è sempre stato il nostro core business, vogliamo ora allargare il nostro ventaglio di soluzioni, per posizionarci nei prossimi 5 anni come l’azienda leader nella mobilità sostenibile, che è il grande focus del piano strategico quinquennale “Arval Beyond” appena lanciato in tutti i 30 Paesi in cui Arval è presente”.