A #FORUMAutoMotive la prima Eurotribuna politica




(descrizione) Si è concluso "#FORUMAutoMotive per una Europa forte e pragmatica. La mobilità come leva di sviluppo sostenibile, economico e occupazionale. Stop a ideologie e condizionamenti”, l’evento promosso da #FORUMAutoMotive.
Dopo l'introduzione ai lavori di Pierluigi Bonora che ha sottolineato la necessità di un dibattito non ideologico che “esprima una visione realistica della transizione ecologica, priva di pregiudizi e attenta alle ricadute economiche e sociali. Verso una mobilità più “green”, ma con trasparenza e buon senso”, ad aprire il dibattito è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Lo stesso ha riferito: "La scorsa settimana il Parlamento europeo ha approvato la propria posizione negoziale sul regolamento Euro 7, recependo quanto approvato dal Consiglio: un testo profondamente migliorato rispetto alla proposta iniziale della Commissione. Una visione concreta, realistica e pragmatica che grazie anche al lavoro dell’Italia ha visto convergere una maggioranza di Stati. Un successo che mantiene ferma l’esigenza di sostenere da subito la transizione verso auto a basse emissioni, ma che riconosce il principio di neutralità tecnologica e contempla soluzioni diverse dall’elettrico per raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero. Questo apre alla possibilità di esplorare alternative come i biocombustibili e gli e-fuels”.

Dario Duse, Country Leader Italia ed EMEA Co-Leader of Automotive & Industrial Team di AlixPartners, ha poi presentato l’ultimo aggiornamento del Global Automotive Outlook: "Il 2023 è un anno di ripresa per il mercato automotive, con una crescita a livello globale del 6%, nord America (+10%) ed Europa (+6%) in testa e Cina con un +3%. Il mercato cinese sarà quest’anno quello che esporterà il maggior numero di veicoli. Nel giro di due anni la Cina è passata da quinto a primo produttore mondiale. La quota di vetture cinesi in Europa raggiungerà il 6-8% entro il 2026. In Europa l’elettrico tocca quota 13%, in Italia siamo sotto il 4%. Il costo di produzione delle vetture resta elevato e occorreranno ancora alcuni anni per registrare una riduzione. Sul fronte delle strutture di ricarica servirebbero 18 mld di investimenti a livello europeo”.

Patrizia Toia, Europarlamentare Gruppo S&D, Vicepresidente Commissione ITRE, ha dichiarato che "il cambiamento climatico spinge oggi a rendere più sostenibile la nostra mobilità, mantenendo la sostenibilità produttiva e l’attenzione alle ricadute sociali, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione. Non possiamo rinunciare ad andare in direzione dell’elettrico, né temporeggiare. Vanno sostenute politiche industriali che supportino la transizione che non è rinviabile”.

(descrizione) A Patrizia Toia ha replicato Paolo Borchia, Eurodeputato, Coordinatore ID in Commissione ITRE: "In Europa la vita media di una vettura è pari a 15 anni. Entro il 2050 l’Europa dovrà diventare la prima Regione a neutralità carbonica. È una sfida epocale, ma vanno comprese le molteplici conseguenze anche occupazionali (ripercussioni su 600mila posti di lavoro in Europa e 70mila in Italia) che una transizione come questa comporta. Sull’elettrico l’Europa sconta un evidente svantaggio competitivo, a differenza della Cina che ne beneficia anche grazie all’utilizzo delle centrali a carbone e al nucleare”.

Per Massimiliano Salini, Eurodeputato In Commissione Industria UE, il grande punto di domande riguarda il metodo con cui le istituzioni europee hanno legiferato su questi temi: "Su questo tema, in modo del tutto inedito le istituzioni hanno deciso cosa si deve fare, un vero unicum politico, per cui la Commissione Europea ha individuato la sola tecnologia da utilizzare. Vanno create le condizioni concrete per una mobilità sostenibile, partendo dal presupposto che l’Europa è oggi il continente più sostenibile”.

"È necessario fare chiarezza su questi temi”, ha osservato Mariangela Danzì, Europarlamentare Commissione ENVI, "Condivido la necessità della transizione ecologica che il cambiamento climatico ci sta imponendo, che necessita di adeguati fondi, anche per renderla più equa. La transizione verso l’elettrico va però fatta, così come va costruito un fondo sociale che possa supportare questa sfida. Le istituzioni hanno deciso che cosa fare, ma nei momenti di difficoltà le scelte le devono prendere proprio le autorità che devono scorgere le prospettive”.

In collegamento, Carlo Fidanza, Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo e Membro della Commissione TRAN (Trasporti e turismo) del Parlamento Europeo: "Stiamo attraversando una fase decisiva. La scorsa settimana c’è stata la presa di posizione sull’euro7. La settimana prossima voteremo sulla CO2 dei veicoli pesanti e poi successivamente sulla qualità dell’aria. Abbiamo combattuto per la neutralità tecnologica e contro le dipendenze strategiche sull’elettrico. Su questo tema confidiamo che nelle prossime elezioni prevarrà un approccio più pragmatico e meno ideologico”.

In chiusura il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha evidenziato come "La sfida che sto portando avanti è mettere in campo tutti gli sforzi per raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni. Valutiamo realisticamente le emissioni prodotte dalle diverse tecnologie per capire concretamente come raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione. Se Italia è settima potenza al mondo è perché abbiamo avuto enorme capacità di trasformazione. Non siamo noi a doverci adeguare agli altri, ma sono gli altri che devono adeguarsi a noi. Dobbiamo vedere decarbonizzazione come opportunità. Nessuno mette in discussione che elettrico sia grande percorso, che questo motore sia più semplice, ma bisogna realisticamente valutare le emissioni, quindi non vanno scartati a priori carburanti non derivati dal petrolio. La nostra politica, dopo un’ondata di ideologia, si sta confrontando con la realtà. Esistono ancora opinioni molto diverse tra i differenti Paesi. È in atto un’azione del Governo per aumentare colonnine e punti di rifornimento dell’idrogeno".